more info _ VALDADRA
Intsllazione site-specific
Scultura in terra cruda e specchio
Busto a grandezza naturale
Agosto 2003
Collettiva/evento a cura dell'Associazione Fonti San Lorezo
Centro Culturale Fonti San Lorenzo
RECANATI (MC)
Opera liberamente ispirata a Le città invisibili di Italo Cavino
LE CITTA' E GLI OCCHI
"Gli antichi costruirono Valdadra sulle rive di un lago con case tutte verande una sopra l'altra e vie alte che affacciano sull'acqua i parapetti a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando due città: una dritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell'una Valdadra che l'altra Valdadra non ripeta, perchè la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio, e la Valdadra giù nell'acqua contiene non solo tutte le scalanature e gli sbalzi delle facciate che s'elevano sopra il lago ma anche l'interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti, la prospettiva dei corridoi, gli specchi degli armadi. Gli abitanti di Valdadra sanno che tutti i loro atti sono insieme quell'atto e la sua immagine speculare, cui appartiene a speciale dignità delle immagini, e questa loro coscienza vieta di abbandonarsi per un solo istante al caso a all'oblio. (...) Lo specchio ora accresce il valore alle cose, ora lo nega. Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due città gemelle non sono uguali, perchè nulla di ciò che esiste o avviene a Valdadra è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdadre vivono l'una per l'altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano".
Intsllazione site-specific
Scultura in terra cruda e specchio
Busto a grandezza naturale
Agosto 2003
Collettiva/evento a cura dell'Associazione Fonti San Lorezo
Centro Culturale Fonti San Lorenzo
RECANATI (MC)
Opera liberamente ispirata a Le città invisibili di Italo Cavino
LE CITTA' E GLI OCCHI
"Gli antichi costruirono Valdadra sulle rive di un lago con case tutte verande una sopra l'altra e vie alte che affacciano sull'acqua i parapetti a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando due città: una dritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell'una Valdadra che l'altra Valdadra non ripeta, perchè la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio, e la Valdadra giù nell'acqua contiene non solo tutte le scalanature e gli sbalzi delle facciate che s'elevano sopra il lago ma anche l'interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti, la prospettiva dei corridoi, gli specchi degli armadi. Gli abitanti di Valdadra sanno che tutti i loro atti sono insieme quell'atto e la sua immagine speculare, cui appartiene a speciale dignità delle immagini, e questa loro coscienza vieta di abbandonarsi per un solo istante al caso a all'oblio. (...) Lo specchio ora accresce il valore alle cose, ora lo nega. Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due città gemelle non sono uguali, perchè nulla di ciò che esiste o avviene a Valdadra è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdadre vivono l'una per l'altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano".